La Mobilizzazione del Sistema Nervoso è una tecnica fondata sulla conoscenza approfondita del sistema nervoso centrale e periferico (midollo spinale, meningi, nervo periferico, tessuto connettivo, neurale), sulla neurodinamica e sui meccanismi che determinano una sensazione dolorosa.
Questa metodologia serve per favorire o aiutare a ripristinare lo scorrimento di un nervo periferico all’interno della sua guaina. Il diminuito scorrimento può essere dovuto a una cicatrice o un’aderenza nei tessuti intorno al nervo stesso, a un’eccessiva rigidità dei muscoli o della fascia muscolare.
Nello specifico questa tecnica permette di:
- discriminare le cause sintomatiche di natura meccanico/infiammatorie da quelle di origine neurogena.
- inserire nel trattamento globale la possibilità di agire specificatamente sul tessuto nervoso o sulle strutture contigue.
- trattare il dolore cronico o l’ipersensibilità centrale che possono essere presenti in un’area distante dalla zona di lesione.
Attraverso movimenti selettivi, specifiche posture, trattamento manuale sul decorso del nervo abbiamo la possibilità di valutare e trattare il sistema nervoso, in particolare la componente periferica, e le strutture circostanti.
A livello pratico sfruttiamo i concetti di tensioner (messa in tensione), slider (scorrimento) e interfaccia (parti anatomiche) per ottenere a seconda della valutazione i seguenti risultati:
- Detensione-rilassamento del nervo (molto importante nel caso di dolore cronico).
- Miglioramento degli scambi metabolici del sistema nervoso periferico.
- “Sbrigliamento” del tessuto nervoso nei casi di conflitto con differenti interfacce.
- Miglioramento delle capacità elastiche del tessuto nervoso.
Ricordo che, per la contiguità che caratterizza le componenti strutturali del corpo umano, un danno o una rigidità del tessuto muscolo-tendineo possono coinvolgere anche strutture nervose periferiche.
Un trattamento manuale specifico può donare un sollievo definitivo già dopo un paio di sedute, nel caso il dolore sia di origine irritativa secondaria a un problema più a monte di tipo meccanico, risolto o persistente.